Cinque trucchetti “della nonna” per avere una casa più calda senza costosi interventi
L’inverno è ormai alle porte, è tardi per pensare a interventi sostanziali come il cambio degli infissi o l’installazione di una pompa di calore. Qualche soluzione per risparmiare e stare al caldo però c’è!

Lo sappiamo bene: si avvicina l’arrivo di alcune delle bollette più care che ci ritroveremo a pagare nella nostra vita, a causa del prezzo record del costo di gas ed energia. È molto probabile che anche nei prossimi anni ci ritroveremo a fare i conti con gas contingentato e prezzi alti, perciò, in attesa di intervenire con opere costose ma in grado di fare la differenza sulla tenuta termica della casa, impariamo a fare di necessità virtù e ad adottare ogni singolo, piccolo accorgimento che ci può aiutare a mantenere la temperatura di casa nostra più alta, più a lungo.
Ecco qualche consiglio della nonna, di semplice attuazione e davvero economico, che vi permetterà di sentire subito la differenza, in attesa di interventi più sostanziali.
1- Rispolverare doppie tende e tappeti
C’è un motivo se negli antichi manieri le fredde sale di pietra erano ricoperte di arazzi e tappeti: questi strati di tessuto pesante non solo rendono l’atmosfera meno fredda alla vista, ma aiutano a mantenere il calore nelle stanze!
Le tende (specie se doppie, quindi con uno strato pesante rivolto verso la finestra e uno più leggero verso l’interno della stanza) fungono da piccola ma efficace barriera di protezione rispetto al freddo esterno, specie nelle ore notturne. Se non usate le tende o avete modelli estivi puramente decorativi fatti di sottili strati di nylon o cotone leggero, valutate un acquisto in questo senso. Prediligete i modelli che arrivano fino al pavimento, in modo da isolare meglio la stanza. Se poi non avete persiane o tapparelle a proteggervi, con le tende giuste (specie se oscuranti) sentirete nettamente la differenza.
Lo stesso dicasi per i tappeti, specie quelli a “pelo lungo” o in materiali come la lana. Ovviamente sono da evitare nel caso abbiate il riscaldamento centralizzato a terra, perché bloccherebbero il calore che sale dal pavimento. Per le vecchie case con radiatore invece sono perfetti e danno a tutte le stanze un’atmosfera più calda.
2- Chiudere gli spifferi con materiali appositi
Se gli infissi non sono più a prova di spiffero e non siete ancora riusciti a cambiarli, non c’è tempo da perdere: correte ai ripari (temporanei) comprando e installando su finestre e porte apposite guarnizioni biadesive che tamponeranno efficacemente quel millimetro da cui entra un venticello freddissimo che raffredda tutta la stanza.
Se invece le avete già applicate lo scorso anno, controllate se lo stato di usura non le abbia rese meno efficaci. Non sono soluzioni pensate per durare a lungo, ma rimedi “tampone”, perciò richiedono di essere cambiate spesso nel tempo per garantire la massima efficacia.
3-Pulire i radiatori e installare valvole termostatiche
Un passaggio sottovalutato da tanti ma assolutamente fondamentale per garantirsi una casa ben riscaldata è la pulitura dei radiatori. Andrebbe fatta quando ancora la stagione è bella perché è tutt’altro che una passeggiata: i radiatori infatti andrebbero smontati, puliti al loro interno con un forte getto d’acqua e poi reinstallati per assicurare la loro piena efficienza. Esistono ditte che si prendono carico di questo impegnativo passaggio. Se avete mai visto cosa esce da un radiatore durante una di queste puliture (muffe, acqua nerissima, sporco incrostato), sapete perché vale la pena effettuarle di tanto in tanto.
Quello che invece possiamo fare ora è liberare la parte esterna del nostro termosifone dalla polvere che si è depositata nel tempo. Questo non solo permetterà al radiatore di lavorare meglio, ma ridurrà lo strato di nero che pian piano si formerà sulle pareti e sul soffitto adiacenti allo stesso, causato proprio dal mix di polvere e aria calda emesso dal termosifone.
Come fare? Se avete una vaporella o un’aspirapolvere con apposito accessorio potete procedere con una pulizia profonda, altrimenti basta procurarsi l’apposita spazzola che ricorda un po’ quella degli spazzacamini e spolverare almeno una volta al mese i termosifoni di casa, oltre ovviamente a dare una pulizia generale prima dell’accensione del riscaldamento vero e proprio.
Ve ne consigliamo di quattro tipi, in base alla forma del vostro termosifone.
4-Sfrutta il sole
Un consiglio banale ma che può fare la differenza: per mantenere la casa calda la soluzione migliore non è quella di tenere sempre le finestre chiuse, anzi! La nostra abitazione ha bisogno di essere areata, anche e soprattutto nella stagione invernale.
Gli esperti raccomandano di areare gli ambienti durante le ore diurne per 5/10 minuti ogni 4/6 ore. Ricordate che alcuni agenti inquinanti (per esempio emessi dal riscaldamento, da processi di combustione come quello del gas o delle candele, o agenti chimici come quelli contenuti nei detersivi) si depositano nell’aria che, nel tempo, può diventare di qualità più bassa di quella esterna.
Scegliere il momento giusto per areare però è essenziale: meglio pochi minuti con la finestra spalancata che ore e ore con la finestra aperta di appena qualche centimetro. Il momento migliore è indubbiamente quando batte il sole nella stanza, ovvero l’ora in cui è solitamente più calda d’estate. Un orario che varia in base all’orientamento rispetto ai punti cardinali.
Nel momento di presenza del sole, specie nelle giornate di bel tempo, aprite le finestre e arieggiate bene la stanza: ad entrare sarà aria fresca e “secca”, che non aumenterà l’umidità e fornirà un buon ricambio d’aria, senza raffreddare eccessivamente l’ambiente.
5-Usare i pannelli infrarossi
Una buona alternativa - silenziosa, sicura ed economica - a stufe e stufette sono i pannelli di riscaldamento a infrarossi. Si tratta di pannelli sottili e discreti, che emettono calore che raggiunge mobili, scalda murature e persone, senza però fare rumore o muovere l’aria interna. Un bel vantaggio per quanti soffrono anche di allergia agli acari della polvere o a muffe, che le stufette tradizionali muovono nell’aria, scatenando attacchi.
Sono semplicissimi da installare, dato che basta una presa elettrica e sono inoltre sicuri anche per il bagno, dato che non hanno controindicazioni particolari in caso di umidità e contatti con l’acqua.