Boom di vendite per i funghi riscaldanti all’aperto
Ricercatissimi dai proprietari di attività di ristorazione ma anche dai privati i “funghi riscaldanti” sono la soluzione giusta per vivere gli spazi esterni anche d’inverno.

Parte dell’inverno è ancora da affrontare e questo tipo di sistema di riscaldamento ha conosciuto un autentico boom di vendite negli ultimi anni, spinto sia dalla domanda di imprenditori e commercianti sia da quella dei privati.
Ecco una guida per capire per scoprire le informazioni più importanti su questa tipologia di riscaldamento di spazi aperti, per capire se fa per voi e per sapere come orientarvi all’acquisto.
Cosa sono i funghi riscaldanti
I funghi riscaldanti sono chiamati così per via della loro forma alta e sottile che corona con una sorta di capello, un riflettore in alluminio che propaga il calore nell’area circostante alla piantana. Si tratta di stufette riscaldanti pensate per essere utilizzate in spazi aperti, alimentate con una bombola a gas e dotate di ruote sotto la base per essere trasportate e riposizionate con facilità.
Solitamente questo tipo di soluzioni per il riscaldamento vengono utilizzare in gruppo: un solo fungo infatti non basta. Disponendo queste stufette lungo il perimetro dell’area che si vuole occupare (o almeno a ciascun angolo della stessa) si creerà un campo riscaldato. Il risultato sarà un gradevole tepore che renderà possibile rimanere all’aperto senza soffrire il freddo.
Quali sono i punti di forza dei funghi riscaldanti
Facili da utilizzare, rimovibili e a basso consumo: i funghi riscaldanti sono una soluzione davvero versatile per chi vuole riscaldare un’ambiente esterno. Grazie ai blocchi di sicurezza, se usati con attenzione e rispettando le norme di sicurezza sono anche più molto sicuri e eco-friendly di altre soluzioni per il riscaldamento degli ambienti esterni.
Questa soluzione piace sempre più anche ai privati perché è configurabile per lo spazio che si vuole riscaldare. Per un balcone bastano le versioni meno potenti, ma per ampli spazi all’aperto esistono modelli che sviluppano un calore maggiore, adatti anche ai giardini di dimensioni importanti.
Inoltre non sono elementi permanenti né richiedono opere di posizionamento o attacchi alla corrente, funzionando grazie a bombole interne. Questo significa che non avrete fili fastidiosi in giro per il terrazzo o il giardino, che potrete spostare a piacimento la stufetta anche se non ci sono prese elettriche nei paraggi, potendo ogni volta cambiare la formazione e il numero di apparecchi utilizzati in base alle persone presenti e allo spazio da scaldare.
La maggior parte dei modelli è molto leggera e viene dotata alla base di rotelle per essere sollevata e spostata senza fatica. Negli ultimi anni stanno arrivando sul mercato anche modelli di design, con una scelta di colori più vasta, in modo da poterli coordinare con l’arredo del giardino o del balcone.
Come scegliere il fungo riscaldante adatto per le proprie esigenze
La prima cosa da fare è valutare l’ampiezza e la forma dello spazio che si vuole andare a riscaldare. Generalmente nelle informazioni di vendita viene già indicato quanti metri quadri la singola stufetta o un gruppo delle stesse possono scaldare.
Se il terrazzo di casa è particolarmente riparato o di dimensioni contenute, si può pensare a una semplice lampada riscaldante, più economica e maneggevole. Se invece bisogna riscaldare un patio molto ampio o una porzione di giardino, meglio pensare a una o più stufette a fungo.
Da considerare è anche il numero di persone che occuperanno l’area riscaldata e il tipo di attività. Per una cena o un aperitivo in cui si starà molto tempo seduti, sarà più semplice delimitare l’area da riscaldare. Se però il numero di persone diventa importante, bisognerà probabilmente aggiungere qualche elemento in più. Una buona idea è quella di acquistare già con le stufette anche qualche bombola di ricambio compatibile, in modo da non rimanere al freddo all’improvviso.
Se lo spazio da riscaldare è in un patio o un giardino, può essere una buona idea sistemare un gazebo coperto, mettendo ad ogni angolo una stufetta riscaldante. Non solo il gazebo fornirà una copertura superiore che intrappolerà parte del calore, ma sarà chiaro visivamente agli ospiti quali sono i limiti dell’area riscaldata.