Termometri e Termoscanner: perche' dovreste passare a quelli digitali

L'arrivo del COVID ha cambiato le carte in tavola. Se prima guardavamo all’inverno con relativa tranquillità, preoccupandoci dei soliti malanni stagionali, oggi anche un minimo colpo di tosse, accompagnato da qualche linea di febbre, riesce a mettere in allarme anche i più coriacei di noi. Ecco perché oggi i dispositivi di rivelazioni di temperatura, grazie anche ai vari DPCM pubblicati e aggiornati nel corso dell’epidemia, sono diventati l’oggetto più utilizzato sia nei luoghi pubblici, che in quelli privati.
In questa piccola raccolta vi parliamo di alcuni modelli presenti in commercio, sottolineandone pregi e difetti considerando soprattutto praticità e affidabilità.
La sicurezza prima di tutto
Solo otto mesi fa, nelle case di tutto il mondo, bastava possedere un termometro a mercurio (ma in realtà si tratta di una lega di metalli: il mercurio è tossico) per sentirsi tranquilli nel misurare, una tantum, la febbre. Per semplificare la pratica, soprattutto in caso di rivelazione con i più piccoli, c’è chi si è munito dei termometri a infrarossi da fronte o da orecchio, un toccasana anche quando si tratta di dover effettuare questa pratica “noiosa” su neonati o ragazzi.
Oggi questo semplice gesto va compiuto giornalmente prima di uscire di casa, una pratica doverosa che punta a responsabilizzare anche il singolo cittadino, pronto dunque a cercare di salvaguardare la propria sicurezza seguita da quella che gli sono intorno.
Ecco perché oggi troviamo in commercio, e ne vediamo sicuramente molti più di prima in giro, una serie interminabile di termoscanner, oggetti che puntano a misurare la temperatura in pochissimo tempo con la semplice pressione di un tasto a pochi centimetri dalla fronte (o dal polso).
Tenendo in considerazione il rapporto qualità/prezzo, potremmo iniziare parlandovi del termoscanner pediatrico LAICA TH1001 (27.99€ su Mediaworld), un prodotto abbordabile e non invasivo pensato per misurare la temperatura ai bambini più piccoli. Il prodotto dispone di una sonda che va appoggiata sulla fronte, attendendo poi il tempo necessario per completare il rilevamento della temperatura corporea.
L’ampio display LCD garantisce una lettura immediata, garantendo peraltro una buona affidabilità della rilevazione, insieme a una capacità di memoria fino a venticinque misurazioni, l’ideale quando si tratta di monitorare la temperatura corporea durante il decorso della malattia.
Salendo un po’ di prezzo e passando a una tecnologia a infrarossi diversa, all’effettivo senza contatto, troviamo il BEURER FT 95 (48.99€), un modello interessante soprattutto se contiamo le diverse funzioni disponibili.
A prescindere dalla capacità di misurazione affidabile, con relativo segnale acustico a fine rivelazione e un pratico indicatore LED di tre colorazioni utile a confermare un livello di febbre idoneo o meno, l’apparecchio è dotato di una connessione bluetooth pronta a dialogare con le due app gratuite dedicate, così da salvare in memoria i dati per averli sempre a disposizione.
Questo modello tedesco di nascita permette dunque una misurazione proattiva e in totale sicurezza, ideale soprattutto quando si tratta di compiere un gesto ormai sempre più frequentemente nel corso della giornata sia in famiglia, che nei luoghi pubblici.
I due modelli precedentemente descritti sono modelli che possono adattarsi naturalmente alla nostra vita quotidiana in famiglia, se non altro perché oltre al prezzo abbordabile di vendita possono essere utilizzati con una relativa tranquillità.
Per unire necessità e virtù, soprattutto ragionando nell’ottica di una rilevazione potenzialmente massiva, entrano in campo allora due rilevatori di temperatura dotati di sensore a infrarossi a distanza, ideali per misurazioni precise, ma soprattutto rapide.
BEURER FT 95
Allarme febbre con indicatore LED (verde/giallo/rosso) Segnale acustico di fine misurazione selezionabile
Il primo modello è il TTEX YI-400 (57.99€ su Mediaworld), un prodotto che si differenzia dai precedenti sicuramente per l’ergonomia e per il sensore di alta qualità che garantisce una misurazione, stando a pochi centimetri dalla fronte, in appena un secondo.
Questo particolare garantisce chiaramente all’utilizzatore la possibilità di non creare code, e relativi assembramenti, di fronte all’entrata di qualsivoglia attività. Unico neo, se così può dirsi tale, è che il dispositivo funziona alimentato da due batterie AAA.
A chiudere questa nostra disamina troviamo il modello più costoso CLOC SK-T008 (69.99€ su Mediaworld), un dispositivo che cerca davvero di dare il massimo negli utilizzi più intensivi, complice il suo sistema di rivelazione particolarmente affidabile che garantisce una tolleranza di errore di appena 0.2 gradi centigradi.
Le differenze dal modello precedente per tutte le altre componentistiche sono davvero minime, tranne per il fatto che al posto delle batterie AAA quest’ultimo utilizza invece quelle da 9V.
Prevenire è meglio che curare
Sebbene le diverse regolamentazioni stiano cambiando molto velocemente, complice l’incessante aumento dei contagi e le relative misure di sicurezza intraprese dalle autorità, la necessità di effettuare una prima misurazione a casa garantisce una maggiore sicurezza non solo per noi stessi, ma anche per gli altri.